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Mario Salis

24 mars 2006

Ecco la strada !

«Ho scoperto una tremenda legge che lega il colore verde, la quinta musicale ed il calore. Gustavo ROL - Il 28 luglio 1927

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24 mars 2006

Il segreto di Ustica

Roma, 15 dicembre 2005 - La notte del 27 giugno 1980 i radar di Fiumicino interrompono la registrazione dell'Itavia 870, un Dc9 in volo tra Bologna e Palermo con a bordo 81 persone.

L'aereo è scomparso dai tracciati. Dopo alcune ore si ha la certezza che è caduto in mare a nord di Ustica. Non ci sono superstiti.

Ecco, le principali tappe della vicenda nei quasi ventiquattro anni di indagini e misteri che hanno preceduto la sentenza di oggi di assoluzioneper il gen. Lamberto Bartolucci, ex capo di stato maggiore dell'Aeronautica e il suo vice Franco Ferri.

27 GIUGNO 1980 - Ore 20,59',45. Il Dc9 I-Tigi Itavia, in volo da Bologna a Palermo, partito con due ore di ritardo, si inabissa a nord di Ustica. Ottantuno le vittime fra passeggeri ed equipaggio, di cui 13 bambini, due non avevavo ancora compiuto due mesi.
GIUGNO 1980 - Il gruppo neofascista dei Nar rivendica la strage: per i giudici si tratterà di un vero e proprio depistaggio operato dalcosidetto Super Sismi.
LUGLIO 1980 - Il ministro socialista della difesa Lelio Lagorio riferisce al senato dell'incidente escludendo coinvolgimento di aerei militari. Le autorità aeronautiche sostengono l'ipotesi del ' cedimento strutturale' del velivolo. Il generale Romolo Mangani, comandante del Centro operativo regionale di Martina Franca, responsabile del controllo radar dei cieli del sud verrà accusato di 'alto tradimento peraver depistato le indaginì.
LUGLIO 1980 - Sui monti della Sila viene trovato un Mig 23 libico, forse caduto la notte del 27 giugno, la stessa della tragedia del DC9. Il maresciallo Mario Alberto Dettori, radarista della base di Poggio Ballone (Grosseto), confessa alla moglie: 'Quella notte è successo un casino, per poco non scoppia la guerra'. Dettori morirà suicida nel marzo dell'87 ossessionato da una scritta che, dice, non l'abbandona mai: 'Il silenzio è d'oro e uccide'.
DICEMBRE 1980 - L'Itavia, l'azienda del DC9 esploso, dirama un comunicato stampa che indica come unica ipotesi valida a spiegarela caduta dell'aereo quella di un missile.
MARZO 1982 - La prima commissione d'inchiesta parlamentare (presidente Carlo Luzzati) sostiene che senza l'esame del relitto non è possibile chiarire se il DC9 cadde per esplosione interna (bomba) o esterna (missile).
AGOSTO 1986 - Il Presidente della Repubblica Francesco Cossiga chiede al Presidente del Consiglio Bettino Craxi di rendere possibile il recupero del relitto con questa motivazione: 'ogni ritardo nelle indagini comporta il rinvio delle eventuali misure correttive che potrebbero rivelarsi indispensabili per la prevenzione di altri incidenti'.
GIUGNO 1987 - La ditta francese Ifremer cominciale operazioni di recupero del DC9. MARZO 1989 - Dopo cinque anni di lavoro i periti della commissione Blasi nominata dal giudice Bucarelli concludono che il DC9 è stato abbattuto da un missile.
MAGGIO 1990 - A sorpresa, due dei componenti la commissione voluta da Bucarelli fanno marcia indietro riproponendo l'ipotesi della bomba.
MARZO 1993 - Alexj Pavlov, ex colonnello del KGB, rivela la sua verità: il DC9 fu abbattuto da missili americani, i sovietici videro tutto dalla base militare segreta che nascondevano vicino a Tripoli: 'Fummo costretti a non rivelare quanto sapevamo per non scoprire il nostro punto di osservazione. Quella notte furono fatte allontanare tutte le unità sovietiche della zona perchè sapevamo che ci sarebbe stata un'esercitazione a fuoco delle forze americane'.
DICEMBRE 1993 - Andrea Crociani, imprenditore toscano,viene interrogato dal giudice Rosario Priore, titolare dell'inchiesta. Crociani rivela le confessioni a lui fatte da Mario Naldini, il tenente colonnello che prestava servizio all'aeroporto di Grosseto e che la sera del 27 giugno si alzò in volo con il suo caccia TF140 per un'esercitazione Nato. 'Mario mi disse: 'quella notte c'erano tre aerei. Uno autorizzato, due no. Li avevamo intercettati quando ci dissero di rientrare. All'aeroporto di Grosseto, dopo l'atterraggio, ci informarono della tragedia del DC9'. Naldini è il capo squadriglia delle Frecce Tricolori, morto a Ramstein nell'agosto dell'88 durante la disastrosa esibizione che causò la morte di 51 persone. Dieci giorni dopo doveva essere ascoltato da Priore per i fatti di Ustica.
FEBBRAIO 1994 - Il giornalista Claudio Gatti ricostruisce con Gail Hammer una nuova verità. Il Dc9, secondo l'ipotesi, fu abbattut oper sbaglio dai servizi segreti israeliani che volevano colpire un aereo che trasportava uranio arricchito destinato a una centrale nucleare irachena

La tragedia di Ustica non fu certamente provocata dal cedimento strutturale del Dc9 dell'Itavia che volava da Bologna a Palermo il 27 giugno del 1980. Ma probabilmente da un missile esploso dall'esterno dell'aereo. Il Tribunale di Roma con sentenza del 26 novembre 2003 , a 23 anni dalla tragedia, ha dichiarato responsabili i ministeri dei Trasporti, della Difesa e dell'Interno, e li ha condannati in solido a risarcire all'Itavia i danni, quantificati in circa 108 milioni di euro (210 miliardi delle vecchie lire).

La sentenza faceva seguito al lungo giudizio intentato dall'Itavia, assistita dall'avvocato Giuseppe Alessi, nel 1981, pochi mesi dopo ifatti. L'Itavia ha sostenuto che il disastro di Ustica 'non fu provocato da cedimento strutturale dell'aereo ma da un missile lanciato da un altro aereo, che la responsabilità dell'incidente era imputabile ai ministeri della Difesa, dell'Interno e dei Trasporti che non avevano garantito la sicurezza dell'aerovia assegnata alla Itavia e che i danni sofferti dalla Società, che aveva cessato l'attività perchè dichiarata decaduta da tutti i servizi di linea ed era stata sottoposta all'amministrazione straordinaria, erano pari allo stato passivo accertato dalcommissario governativo'.

27 NOVEMBRE 2004 vengono depositate le motivazioni della sentenza della Corte d'Assise di Roma sulla strage di Ustica . I giudici rilevano, tra l'altro, 'una forte determinazione ad orientare nel senso voluto dallo Stato maggiore dell'Aeronautica le indagini a qualsiasi livello svolte su Ustica'. Nell'aprile precedente la terza sezione della Corte d'Assise di Roma ha assolto, da tutte le accuse contestate, i generali dell'Aeronautica Militare Lamberto Bartolucci, Franco Ferri, Zeno Tascio e Corrado Melillo individuando responsabilità nelle condotte deigenerali Bartolucci e Ferri in merito alle informazioni che i due militari fornirono, in maniera errata, alle autorità politiche, anche se perquesto capo di imputazione il reato è considerato prescritto.

In particolare i due alti ufficiali, informando in maniera distorta il Governo, esclusero il possibile coinvolgimento di altri velivoli la seradel 27 giugno 1980. Le motivazioni depositate, secondo daria Bonfietti, senatore Ds e presidente dell'Associazione dei parenti dellevittime della strage, 'ribadiscono che ad opera dei veritici dell'Aeronautica è stato commesso ilreato di alto tradimento: in quanto,avendo dati sulla presenza di altri aerei attorno al Dc9 Itavia, 'inequivocabilmente significativi', decisero di non trasmetterli alGoverno'.

19 mars 2006

Abramo Lincoln e John Fitzgerald Kennedy

Misteri analoghi a quelli finora raccontati costellarono persino la vita e la morte dei presidenti americani Abraham Lincoln (1809-1865) e John Fitzgerald Kennedy (1917-1963). Si racconta inoltre che Lincoln appaia sempre alla vigilia della morte di un altro presidente e pare, infatti, che sia apparso anche a John Kennedy il giorno prima di partire per Dallas, sua ultima fatale visita. Tantissime e straordinarie furono le coincidenze, che costellarono la vita e la morte di questi due presidenti. Troppe, per essere sbrigativamente attribuite al caso.

Innanzitutto, Lincoln venne eletto presidente nel 1860. Kennedy, esattamente 100 anni dopo, nel 1960. Lincoln fu ucciso di venerdì, alla presenza della moglie. Anche Kennedy venne assassinato mentre era al fianco di sua moglie, e di venerdì. Ad entrambi i presidenti spararono, e tutti e due furono colpiti da dietro e alla nuca. Subito dopo l'attentato, ricevettero i primi soccorsi dalla propria moglie. Lincoln e Kennedy morirono senza riprendere conoscenza.

Oltre ai particolari della morte in comune, ne esistono altri. La moglie del presidente Lincoln perse un figlio, mentre risiedeva alla Casa Bianca. La stessa cosa accadde alla moglie di Kennedy. Sia Lincoln che Kennedy avevano avuto 4 figli e, al momento della loro uccisione, solo 2 di questi erano vivi. Il vice di Lincoln si chiamava Johnson ed era nato nel 1808. Il vice di Kennedy si chiamava, pure, Johnson ed era nato nel 1908, a distanza di 100 anni esatti dall'altro.

L'assassino di Lincoln si chiamava John Wilkes Bootk ed era nato nel 1839. L'assassino di Kennedy, Lee Harvey Oswald, era nato nel 1939, 100 anni dopo l'altro. E', pure, perlomeno curioso osservare che la somma delle lettere che compongono nome e cognome dell'assassino di Lincoln dà 15 come totale e così è anche per l'assassino di Kennedy.

Ma le coincidenze straordinarie non finiscono qui. John Wilkes Booth e Lee Harvey Oswald erano entrambi sudisti. Tutti e due i presidenti avevano condotto aspre battaglie per i diritti civili dei negri: Lincoln con il Proclama di Emancipazione e Kennedy con la legge sui Diritti Civili. Al momento dell'attentato Lincoln e Kennedy si trovavano assieme, oltre alle proprie mogli, ad una coppia di amici. Per quanto riguarda le coppie di amici, le donne rimasero illese, gli uomini furono feriti dagli attentatori (il maggiore Rathbone nel 1865 e il governatore Connally nel 1973).

Il segretario di Lincoln si chiamava Kennedy e cercò di dissuadere il presidente dall'andare a teatro quella sera. La segretaria di Kennedy si chiamava Lincoln e, anche lei, tentò di convincere il presidente a non andare a Dallas. Un altro fatto abbastanza singolare è che il marito della donna si chiamava Abraham, come Lincoln. Quando avvenne l'attentato, Kennedy stava attraversando le vie di Dallas su un'auto - guarda caso - di marca Lincoln, prodotta dal gruppo Ford. Booth assassinò Lincoln in un teatro e si rifugiò in un magazzino. Oswald sparò a Kennedy da un magazzino e si rifugiò in un teatro. Booth spirò 11 giorni dopo Abramo Lincoln, entrambi alle 7,20 del mattino. Oswald morì 48 ore dopo Kennedy, pure, alla stessa ora, le 13. A Lincoln successe Andrew Johnson e a Kennedy Lindon Johnson. Durante il loro ultimo anno di presidenza, sia Andrew sia Lindon Johnson furono travolti da uno scandalo politico, che impedì loro di candidarsi per un nuovo mandato.

Alcuni studiosi attribuiscono ai numeri particolari poteri. Vi sono strabilianti casi di ciclicità storica. Mouèsan de la Villoret enuncia, al proposito, sette leggi. La prima afferma che esiste "...un rapporto costante fra il numero effettivo dei capi di uno Stato o dei principi di una dinastia e la somma delle cifre, sia della prima, che dell'ultima data o delle due riunite".

Studiando la dinastia dei Merovingi, Mouèsan de la Villoret scoprì che l'incoronazione di Clodione, primo re, si verificò nell'anno 427, che, sommato a sé stesso, (4+2+7) dà 13 e che anche quella dell'ultimo re, Childerico II, che avvenne nell'anno 670, (6+7) dà ancora 13. I re Merovingi furono 13.

Un altro enunciato afferma che, capovolgendo la data iniziale di una monarchia, si ottiene l'anno della sua fine. Ad esempio, l'anno d'inizio dei Carolingi: il 789 invertito ci dà l'anno dell'estinzione della monarchia carolingia. Il dogato di Venezia ha inizio il 697; invertendo l'anno in questione si ottiene quello della sua fine: 1796.

Il numero 3 influenzò, con insistenza, la vita del principe Bismark. Egli, infatti, servì 3 sovrani, combattè 3 guerre, fu l'artefice della stipulazione di 3 trattati di pace, rese possibile l'incontro di 3 inperatori e preparò la Triplice Alleanza. I simboli araldici del suo casato furono le foglie del trifoglio e 3 foglie di quercia col motto "In trinitate rebur". Ebbe, ancora, 3 figli, 3 possedimenti e controllò 3 partiti: i conservatori, i liberali e gli ultramontani.

In relazioni a certi cicli, che segnano eventi luttuosi, vi è un esempio molto illuminante ci viene dalla storia dei re d'Inghilterra. Sto parlando del "sabato nero" della monarchia inglese. Un sabato, il 18 marzo del 1702, morì Guglielmo II. Un sabato, l'1 agosto del 1704, trapassò la regina Anna. Anche di sabato, il 10 giugno 1727, morì Giorgio I° e, sempre di sabato, il 25 ottobre 1760, si spense Giorgio II°. Di sabato morì anche Giorgio III°, era il 30 gennaio 1820. Ancora di sabato, il 26 giugno 1830, morì Giorgio IV. Identica sorte toccò ad Eduardo VII, quando morì era sabato 7 maggio 1910.

19 mars 2006

Area 51

In pieno deserto del Nevada, a circa 190 chilometri da Las Vegas, c'è una zona di cui le carte topografiche ufficiali non riportano alcun particolare.

Eppure la zona è tutt' altro che deserta: fra montagne e piccoli corsi d' acqua ci sono strade, bunkers, edifici ed una pista d' atterraggio lunga 10 chilometri. Sulle carte, tuttavia, non risulta nulla: come se ogni attività cessasse su un' area vasta come le Marche.

La zona è impenetrabile e sorvegliata da militari armati, il suo spazio aereo è il più protetto degli Stati Uniti: questa è la base aeronautica di esercitazione e sperimentazione nucleare di

Nellis, più nota come Area 51, dal nome attribuito ad una parte della base da alcune vecchie carte topografiche governative.

Nell' Area 51, istituita nel 1954, la società aeronautica Lockheed ha realizato aerei spia per conto della Central Intelligence Agency (

la CIA

) ed ancora oggi qui si progettano e si sperimentano alcuni dei più avveniristici aerei americani, fra cui il bombardiere Stealth ed altri velivoli non convenzionali. E' comprensibile come la zona sia sempre stata avvolta dal più fitto mistero: fino al

1994 l

' Aeronautica Militare degli Stati Uniti ne ha addirittura negato l'esistenza.
Ma secondo testimonianze recenti, non tutte le tecnologie sperimentate sono americane, così come non sono americani alcuni tecnici che vi lavorano: entrambi, infatti, proverrebbero
dallo spazio. Accettare queste testimonianze vorrebbe dire dar credito all' ipotesi che gli UFO siano di origine extraterrestre; in queste pagine non si vuole parteggiare per l' una o l' altra ipotesi, ma si vogliono presentare i fatti e le testimonianze per Hangar con piste ed una ripresa effettuata dal satellite  come sono state raccontate.

Bunkers all' interno dell' Area 51

Da quando esiste l' Area 51, si sono moltiplicati gli avvistamenti di strani oggetti nel cielo, regolarmente smentiti dalle autorità. Finchè un giorno a confermare i fatti è stato uno dei tecnici della base, il quale, per di più, ha parlato chiaramente di programmi di studio della tecnologia extraterrestre.

Robert "Bob" Lazar è uno scienziato che ha lavorato alla base Nellis con un contratto di cinque mesi, a partire dal dicembre 1998. Nella sua prima esplosiva dichiarazione in TV, che risale al maggio 1989, Lazar ha affermato che il governo degli Stati Uniti era impegnato nello studio di nove dischi volanti con l 'obiettivo di scoprire possibili applicazioni della tecnologia aliena. Nel mese di novembre Lazar parlò di una località supersegreta presso il Lago Papoose, denominata "S4", dove sarebbero custoditi velivoli extraterrestri. Rivelò poi di aver fatto parte dello staff di 22 tecnici incaricati di scoprire il sistema di propulsione dei dischi volanti.
 

Stando alle dichiarazioni di Lazar, S4 è un complesso sotterraneo che occupa in tutta la sua lunghezza un' intera catena montuosa. All' inizio egli pensava di dover lavorare su materiali e congegni molto avanzati ma di fabbricazione convenzionale. Tuttavia, dopo essere entrato in uno dei dischi volanti, si rese conto che si trattava di oggetti che per forma e dimensioni dovevano provenire da un mondo diverso dal nostro. Constatò che mancava qualsiasi segno di giuntura o fusione, non c' erano bulloni, oggetti e strutture erano arrotondati e senza spigoli, come se fossero stati modellati nella cera, dopo essere stati fusi e poi raffreddati. I dischi avevano aperture a forma di oblò e sedili ad appena

30 cm

. dal pavimento. Il propellente era costituito da un oggetto poco più grande di una palla da tennis, dal quale si irradiava un campo antigravitazionale che attraversava una cavità a forma di colonna lunga quanto il velivolo.

A confermare i sospetti di Lazar fu la documentazione informativa distribuita ai tecnici, che conteneva una sorprendente quantità di dati sui dischi volanti e persino foto di autopsie di piccoli esseri grigi con grosse teste calve. Egli non affermò in modo categorico di aver visto degli extraterrestri dentro S4, ma disse di aver notato qualcosa di strano: passando davanti ad una stanza, avrebbe visto due uomini in camice bianco, i quali, rivolti verso il basso, parlavano a qualcuno di dimensioni piuttosto piccole.

19 mars 2006

L'incidente di Rosewell

Probabilmente uno dei casi più discussi e controversi dell' ufologia, ma al tempo stesso uno dei più famosi per la popolazione mondiale.

Ci troviamo a Roswell, New Mexico, poco distanti dalla "Roswell Army Air Base", sede dell' unico reparto al mondo dotato di bombardieri equipaggiati con bombe atomiche, la 509° squadriglia; a pochi chilometri, nel più importante poligono dell' esercito americano, il "White Sands" si collaudano in gran segreto i missili balistici V-2.

Il 13 giugno 1947 il personale della base aerea di Roswell viene messo in allarme, un oggetto volante non identificato era comparso sui radar; tuttavia, l' oggetto scompare dopo pochi minuti dagli schermi. L' aviazione conferma che non si tratta di nessuno dei loro veicoli sperimantali.

Il 30 giugno 1947 Frank Kaufmann, sottoufficiale di stanza al poligono di White Sands, viene inviato, con una squadra dell' aeronautica, ad indagare presso un torrente vicino alla statale 285.

Quello che fu ritrovato da Kaufmann e dalla sua squadriglia fu a dir poco sorprendente. Un velivolo sconosciuto, di forma triangolare, lungo circa sette metri e largo tre, si era sfracellato a terra. All' interno erano visibili pannelli di controllo con indicazioni in caratteri sconosciuti. A poca distanza dal velivolo si potevano notare i corpi di cinque esseri non umani.

L' aeronautica militare dispone immediatamente l' ordine per il recupero dei corpi e dei rottami, convocando d' urgenza due medici ed un' infermiera per svolgere le autopsie.

Le voci di un possibile ritrovamento di una navicella spaziale cominciano a circolare e a suscitare molto interesse tra la popolazione; tanto che il 7 luglio dello stesso anno, un contadino, Mac Brazel, che abita in una zona vicina a quella dell' incidente, rinviene nella sua proprietà quelli che lui sospetta essere alcuni rottami del velivolo sconosciuto. Brazel avvisa immediatamente lo sceriffo George Wilcox del suo ritrovamento, il quale, a sua volta decide di contattare la base aerea.

Dopo la conferma da pare dell' aeronautica americana del recupero di un oggetto volante di origine extraterrestre schiantatosi al suolo, in tutto il mondo la notizia viene raccolta dai giornali.

Pochi giorni dopo l'aeronautica smentirà il comunicato precedente, smentendo l' ipotesi del disco volante e diffondendo quella di un normale pallone sonda; Wilcox e Brazel saranno in seguito minacciati e costretti a ritrattare le loro precedenti dichiarazioni.

L' ipotesi avanzate successivamente di una manovra di copertura di un incidente nucleare o di un missile sperimentale precipitato, saranno smentite entrambe dall' aeronautica.

L' 8 luglio 1947 un telex dell' FBI comunica al suo direttore, J. Edgar Hoover , il recupero di n oggetto ritenuto un disco volante di matrice extraterrestre, successivamente trasportato per accertamenti alla base aerea di Wright.

Il 10 luglio, arrivano all' agenzia Bellard, che gestisce il servizio di ambulanze e pompe funebri nella zona e che è convenzionata con la base militare, due strane telefonate. Un medico di stanza nella base chiede a Glen Dennis, dipendente dell' agenzia, la disponibilità di piccole bare grandi quanto un bambino, successivamente richiama per avere dei consigli sulla conservazione dei cadaveri; in entrambi i casi Dennis chiede se è avvenuto in incidente, ma gli viene risposto che sono semplici informazioni per l' archivio.

Tra conferme e smentite, questo affascinante, e ancora irrisolto, caso si trascina per più di cinquanta anni fino ad arrivare agli anni più recenti.

Nei primi anni '90 la General Accounting Office, l' equivalente della nostra Corte dei Conti, per ordine del parlamentare repubblicano Steven Shiff, inizia un' inchiesta analizzando tutta la documentazione, anche segreta, in possesso dell' aeronautica militare, del Ministero della Difesa e di altri enti come FBI e CIA, con la convinzione che dopo l' incidente di Roswell qualcosa è stato nascosto all' opinione pubblica mondiale.

Il rapporto, consegnato il 28 luglio 1995 al parlamentare Shiff, diceva che tutti i rapporti inviati tra il 1946 e il 1949 dalla base di Roswell ai vertici militari americani erano stati distrutti più di quaranta anni prima, contrariamente a tutte le procedure previste.

Nel luglio del 1994 l' aeronautica militare statunitense, dopo anni di insistenze, smentisce l' ipotesi del pallone sonda. Il presunto velivolo, caduto in New Mexico nel 1947, sarebbe stato in realtà un gruppo di palloni a grappolo lanciati nell' ambito dell' allora segretissimo "progetto Mogul", lanciato dalla non lontana base di Alamogordo e destinato alla rilevazione dell' attività nucleare sovietica.

Questo caso è tuttora considerato, dalla maggior parte degli ufologi mondiali, uno dei più affascinanti e controversi casi di ufo-crash conosciuti

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19 mars 2006

Il pensiero di Gustavo ROL

«Ogni cosa ha il proprio spirito le cui caratteristiche stanno in rapporto alla funzione della cosa stessa. Quello dell'uomo però è uno "spirito intelligente" perché l'uomo sovrasta ed è in grado, per quanto lo riguarda, di regolare, se non di dominare, gli istinti che sospingono incessantemente tutto ciò che esiste e si forma. Questa prerogativa dell'uomo è sublime e tale la riconosce nel preciso istante che egli la percepisce. Ho definito coscienza sublime ogni impegno volto a raggiungere, sia pure attraverso la materia, dimensioni fuori della consuetudine. Ammesso che la genialità faccia ancor parte dell'istinto, i prodotti della genialità appartengono invece a quella libertà di creare che è prerogativa dello "spirito intelligente" dell'uomo, quindi ben oltre l'istinto stesso. Questa considerazione sarebbe sufficiente a comprendere l'esistenza dell'anima la quale si identifica poi in quell'armonia universale alla quale contribuisce e partecipa. 

Quando mi venne chiesto di esprimere il mio pensiero a proposito della medianità e dello spirito non ho esitato a rispondere che ogni individuo possiede un certo potenziale di medianità. Sul significato di questa parola però ho posto delle riserve di ordine etico e biologico. Per quanto riguarda lo spiritismo, invece, mi trovai in perfetta collisione e collusione e ciò proprio a causa dello "spirito intelligente". Con l'arresto di ogni attività fisica - la morte del corpo - l'anima si libera ma non interrompe la propria attività. Lo "spirito intelligente" , invece, rimane in essere e, forse, anche operante. Di questo ne ho le prove e ne ho fornite a conforto di tanta gente che non sapeva rassegnarsi alla perdita di persone care. Ho detto forse, perché in tale materia la prudenza è di rigore. Il fatto di rimanere in essere si richiama al motivo e quindi alla funzione di ogni cosa esistente in perenne sollecitazione e travaglio, proprio come si addice al moto creativo che non saprebbe estinguersi e nel quale ogni cosa concorre armonicamente anche nelle mutazioni più varie, Dio essendo eterno ed inconsumabile nelle sue più prevedibili manifestazioni e sembianze. 

Si fa gran caso dei miei esperimenti e li si vuole collocare tra i fenomeni dei quali si occupano tanto insigni studiosi di metapsichica e parapsicologia. Si vorrebbe scoprire il meccanismo: che io fornissi alla scienza sufficienti elementi per vagliarli, ificarli e forse riprodurli senza la mia partecipazione. Delusi e convinti che non v'è manipolazione, si attende da me la rivelazione di formule, di procedimenti e di conoscenze che proprio non posseggo. Sono segreti, questi, che non è dato di tramandare appunto perchè segreti non lo sono affatto. Si possono invece intuire, proprio come è successo a me e ad altri. Questa forma di rivelazione è profonda e altissima, tale appunto da escludere, per la sua natura, qualsiasi speculazione metafisica. 

È fatale che quasi la totalità delle prerogative umane, a livello però del solo istinto, convoglino il desiderio dell'uomo a considerare lo stato di necessità della propria esistenza; di qui la peculiarità degli intenti volti a favorire l'ambizione, l'orgoglio, la potenza e la crudeltà. È tacito: che una severa rinuncia a questi fattori negativi comporti se non la visione l'intuizione almeno di quelle alte sollecitazioni alle quali il pensiero si ispira per comprendere l'infinito e così vincere il terrore della morte. La vita terrena è troppo breve per creare e rinunciare poi subito a ciò che si è creato».

da Remo Lugli, "Rol - Una vita di Prodigi" - ediz. Mediterranee.

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